Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Ponte Arche, 23 maggio 2013 Un’opera attesa da anni, giudicata ormai indifferibile, e già giunta praticamente alla fine del lungo iter di progettazione. Però non ci sono i soldi per realizzarla. Questa la realtà, dopo che già a fine 2012 il finanziamento era stato messo in discussione rispetto alle certezze di pochi mesi prima. Adesso per la variante stradale Ponte Arche-Comano Terme il rinvio è un dato di fatto. «Il quadro finanziario impone di riprogrammare molte opere e questa è una di quelle... un’opera che richiede, allo stato attuale, un investimento di 97 milioni di euro che ora non ci sono»: lo ha detto il presidente della Giunta provinciale, Alberto Pacher, rispondendo ieri in consiglio provinciale ad una «domanda d’attualità » (question time) posta dal consigliere verde Roberto Bombarda. Una domanda precisa quella di Bombarda: «Qual è lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione della variante stradale di Ponte Arche-Terme di Comano, il cui inizio quantomeno parziale, e legato alla costruzione di opere preliminari all’apertura dei cantieri, era stato originariamente previsto entro il 2013?» Una doccia fredda per la località turistica giudicariese la risposta del presidente Pacher: «L’opera verrà traslata sul triennio, però, non c’è alcuna intenzione di metterla nel cassetto. È un’opera importante e che produrrà più Pil valorizzando un’area di grandissimo pregio. Nei prossimi pochi anni si faranno approfondimenti per partire quando ci saranno i finanziamenti». «Almeno - è stata la replica del consigliere dei Verdi - c’è la dichiarazione che non verrà messa nel cassetto. Ma sono preoccupato perché lei, come ha dichiarato, non sarà più presidente. Speriamo che l’impegno venga mantenuto dalla futura Giunta provinciale, perché l’opera è attesa da decenni e nelle ultime due legislature è stato fatto tutto il lavoro propedeutico. Sono sicuro che se non ci fosse stata la crisi l’opera sarebbe stata fatta. Spero che si fissino limiti temporali per garantire che l’opera si faccia nella prossima legislatura». Era stato lo stesso Bombarda, anche in precedenza, ad avanzare la richiesta di avviare entro il 2013 almeno le opere propedeutiche all’apertura dei cantieri, proprio per «blindare» la realizzazione della circonvallazione, dopo l’accelerazione che aveva portato all’accordo fra i Comuni di Stenico e Comano Terme per il punto di uscita del progettato tunnel destinato a togliere il traffico di passaggio da Ponte Arche. La variante che doveva essere completata nel giro di un triennio, nel 2016, dunque almeno per il momento resta in stand by. «Traslata nel triennio» nel Piano provinciale delle Opere pubbliche dove non c’è altro che augurarsi che rimanga una priorità e che venga realizzata, sia pure con qualche anno di ritardo, non appena si troveranno le risorse necessarie.
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ROBERTO
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